Velia Festival
Ascea Marina(SA) – Fondazione Alario
Giovedì 24 luglio 2025, ore 21.30
VITO PATERNOSTER, violoncello
PIERLUIGI CAMICIA, pianoforte
PROGRAMMA
“MELODRAMMI DA CAMERA”
Grandi storie dell’800 ridotte in pura essenza cameristica.
GIUSEPPE VERDI
Traviata-Trovatore-Rigoletto
GIACOMO PUCCINI
Tosca-Boheme- Buttefly
Per info sulle modalità di ingresso al concerto:
veliaclassica1@gmail.com
cell: + 39 392 6834669
DUO PATERNOSTER-CAMICIA
Pierluigi Camicia inizia la carriera concertistica sulla scia di premi conseguiti in Concorsi Nazionali (Treviso) e Internazionali di grande prestigio, (Busoni, Ciani, Chopin) e con l’ammirazione e la stima di artisti quali Rostropovitch, Ferrara, Ciccolini. Particolare attenzione rivolge a repertori inusuali, in collaborazione anche con solisti e direttori di fama (Ferro, Friedman, Haronovitch, Biscardi, Gusella, Marvulli) e con orchestre europee e americane; e la sua attività di camerista, insieme con Michael Flaksman, Ruggiero Ricci, Angelo Persichilli, Felix Ayo, Nina Beilina e cento ancora musicisti, diventa occasione di proposte musicali poliedriche e affascinanti.
Titolare di cattedra al Conservatorio Piccinni di Bari dal ’73, chiamatovi dall’allora Direttore Nino Rota, Pierluigi Camicia è maestro di una schiera di talenti alla ribalta del concertismo internazionale e ha inciso musiche di Chopin, Giuliani, Rota, Grieg, Brahms, Franck, Faurè e Van Westerhout, Scriabin, Tchaykowsky, Mussorgsky.
Suona regolarmente in Europa, Sati Uniti e Cina, dove è sovente invitato anche a tenere anche Masterclasses per Università e Conservatori.
E’ stato Direttore Artistico del Festival Jazz Talos e lo è della Camerata Musicale Salentina a Lecce. Ha ricevuto nel 2000 il Premio per la Musica NELO FRENI.
Nel 2007 è stato nominato, dal Ministro per l’Università, per “meritata fama” Direttore del Conservatorio Tito Schipa di Lecce, e confermato per il triennio successivo.
Vito Paternoster ancora ventenne vince il concorso per primo violoncello presso l’Orchestra della RAI di Roma ed entra a far parte del prestigioso complesso I Musici con il quale ancora oggi si esibisce come solista nei più importanti teatri del mondo.
Vienna, Londra, Parigi, New York, Tokyo, Praga, sono alcune delle città che lo apprezzano per la sua naturale musicalità e per il suo rigore stilistico fin dagli anni Ottanta.
Artisti celebri lo scelgono come partner in molte incisioni e concerti: tra i suoi dischi più di successo è quello in quartetto con Heinz Holliger tuttora nel catalogo Denon, inciso a 21 anni.
Il suo repertorio da solista abbraccia tre secoli e vasta è la sua discografia per Philips Classics, Bongiovanni, Dynamic, Nuova Era, Denon, Musicaimmagine, Baryton, più volte premiata e radiotrasmessa in molti paesi.
Numerose ed autorevoli le critiche alla sua attività più che trentennale di violoncellista tra le quali: “Un artista di straordinaria sensibilità (Rude Pravo, Praga 1980). “E così memorabilmente. faceva giochi di prestigio con l’alternarsi di voce e mezza voce” (The Times, Londra 1985); “Era il raggio luminoso… ” (Frankfurter Rundschau, 1987); “il più sorprendente…”(Die Presse Vienna 1987); “An excellent cellist (Fanfare, l994); impatto folgorante … suono intenso e caldo” (Musicalia, 1996); “Una vera lezione di arte violoncellistica il concerto del grande Vito Paternoster, una serata eccezionale” (La Gazzetta del Mezzogiorno, Bari 2000).
Ha inciso per l’etichetta romana “Musicaimmagine” Le Sonate e Partite di Bach per violino eseguite sul violoncello da un manoscritto del XVIII secolo (in prima incisione mondiale). Le sei Suites per violoncello solo di Bach, I concerti di Haydn e Boccherini eseguiti in forma di sonata, ha realizzato in prima incisione mondiale, Le Quattro Stagioni di Vivaldi sul violoncello, in forma di sonata. che lo hanno portato in primo piano sulla stampa internazionale. I suoi dischi sono distribuiti on-line da Magnatune.com, una importante etichetta mericana.(www.magnatune.com)
Attivo anche in musica contemporanea, ha inciso tutta l’opera per violoncello di Mario Castelnuovo-Tedesco e di Enrico Mainardi.